Istituto di fisioterapia Quarta Lecce

Fototerapia

•Ultravioletti

•Infrarossi

INDICAZIONI TERAPEUTICHE:

steoporosi, artrosi,rachitismo, piaghe da decupito (uva)

APPARECCHIATURE DEDICATE:

Elettroterapia ST30 (Emildue)

DURATA DELLA TERAPIA

Per gli UV esponenziali di durata limitata (5'-10') per gli IR massimo 15' per segmento corporeo. Cicli di 10-12 sedute terapeutiche.

MODALITA' DI APPLICAZIONE

Per irraggiamento a distanza variabile tra apparecchiatura e zona da trattare.

PRECAUZIONI

Schermare la nuca e gli occhi, cute integra e detersa.

CONTROINDICAZIONI

Stati febbrili, dermatopatie infettive, patologie cardio-vascolari importanti (specie nelle esposizioni di estese zone corporee), flebopatie superficiali distrettuali, stati flogistici acuti.

Sonoterapia

•Ultrasuoni in immersione

•Ultrasuoni manuale

INDICAZIONI TERAPEUTICHE

Mialgie, tendinopatie, fibrosi muscolari, contratture muscolare, rigidità articolari, enteropatie.

APPARECCHIATURE DEDICATE

Ultrasuono US10 (Enraf Nonius)

DURATA DELLA TERAPIA

variabile secondo la patologia da trattare e della superficie corporea sede del trattamento (orientativamente da 3' a 15' max).

MODALITA' DI APPLICAZIONE

A contatto, per testina mobile, in immersione.

PRECAUZIONI

Cute integra e detersa, bambini e ragazzi sotto i 18 anni di età.

CONTROINDICAZIONI

Protesi metalliche, soluzioni di continuità della cute (infezioni-ferite) malattie della pelle, patologie vascolari regionali, fratture recenti, osteoporosi distrettuale.

Magnetoterapia

Lo studio delle interazioni dei campi magnetici con la salute umana è di origini antichissime, e dovrebbe essere fatto risalire addirittura ad Ippocrate e agli antichi Egizi per quanto l'effetto dei magneti permanenti sulla vita umana abbia una valenza molto limitata e più che altro psicologica. Le applicazioni e lo studio delle onde radio sugli effetti biologici delle cellule e sul sistema nervoso furono condotti agli inizi del XX secolo dal russo Danielewski. Seguendo questa traccia D'Arsonval e Lakowski tentarono di utilizzare per uso terapeutico campi elettromagnetici complessi.

Un salto in avanti in questo campo fu compiuto nel dopoguerra, grazie ai giapponesi Fukuda e Yasuda, ed agli americani Basset e Pilla. Con i loro studi sulle proprietà elettrochimiche dei cristalli costituiti dalle proteine del collagene, e il comportamento piezoelettrico della sostanza ossea, portarono un contributo alla magnetoterapia.